La musicoterapia è un intervento centrato direttamente sulla persona. Ritrova le sue origini all’interno del nostro ambiente sonoro: si nutre di rumori, voci, suoni, di silenzio, di movimento, di strumenti musicali. Vengono utilizzati gli elementi costitutivi della musica (quali la vibrazione, il ritmo, il suono, la melodia, l’armonia, la voce, il corpo) al fine di aprire/scoprire il giusto canale di comunicazione.
La terapia con la musica in acqua, in generale è indicata a tutti (bambini/adulti/anziani) che soffrono di attacchi di panico, sono sotto stress o che presentano: disturbi mentali (nevrosi, psicosi), problemi motori (distrofia muscolare, tetraplagie, emiplagie, PCI infentile), disturbi del comportamento (iperattività, relazione, affettività), del linguaggio, sindromi (down, autismo, etc), handicap sensoriali, ecc.
Durante le lezioni di musicoterapia, si creano delle situazioni, sotto forma ludica, che hanno l’intenzione di scavare e di ripercorre il vissuto emotivo/affettivo/psicologico della persona, grazie al mezzo musicale, con l’intenzione di trovare il corretto canale di comunicazione, ponte tra il terapista ed il paziente. Esternando proprie emozioni, usando la creatività insita in ognuno di noi, viene superato lo scoglio emotivo ed è dunque possibile procedere con attività musicali con fine didattico, terapeutico (o semplicemente d’animazione) che possono veramente dare ottimi risultati.
La musica inoltre, se associata all’acqua, aumenta la sua efficacia riabilitativa soprattutto se integrata ad altri interventi terapeutici di tipo “tradizionale”, quali la psicomotricità, la psicoterapia, l’ippoterapia, la logopedia e così via.
L’acqua, è un elemento prezioso perché aiuta a ripristinare l’equilibrio psicofisico attraverso le sue funzioni biologiche e terapeutiche.
Attraverso l’aiuto della musica, vengono impiegate, oltre alla comunicazione verbale, espressioni “non verbali”, “del corpo” come: l’improvvisazione musicale ritmica e melodica, con l’uso della voce e/o degli strumenti musicali, il dialogo sonoro, l’ascolto, la gestualità, l’espressività corporea, la danza.
L’utilizzo della musicoterapia in acqua è nata dagli studi e dalle continue ricerche nell’ambito musicale, musicologico e musicoterapico dalla dott.sa PAOLA ULRICA CITTERIO.
Dove tutto ebbe origine, nella prima orchestra di suoni, nel liquido amniotico. La memoria inconscia di ognuno di noi inizia proprio qui, in questa primordiale culla di suoni e di azioni. Tutto quello che può condizionare la nostra vita futura dopo la nascita, dipende molto da quello che è stato vissuto, con emozioni positive e/o negative nel grembo materno.
La MUSICOTERAPIA IN ACQUA è quindi una NUOVA SEZIONE della musicoterapia, che si distacca dalla quella tradizionale, in quanto entra nel più profondo della nostra essenza. Ci permette di entrare in contatto con la nostra parte più primitiva, istintiva dove tutto ebbe origine, ossia il periodo prenatale. Questa disciplina ci conduce in una nostra ricerca personale di liberazione, di consapevolezza, e dove serve, di riabilitazione incredibile. Nuove sensazioni affiorano e farle fluire diventa poi un’esigenza di benessere. Tra gli obiettivi sottolineo la necessità di ritrovare nuovi ritmi, di esprimersi con diverse modalità in una ricerca di armonia corpo mente emozioni.
Gli ambiti di intervento nei quali opero sono il prenatale, neonatale, postnatale, la disabilità, con le coppie in attesa e per il benessere come relax.
L’unione di due elementi principe come la terra e l’acqua, permettono poi alla persona di accorpare nuove competenze, di scoprirne di nuove e dove possibile, di liberarne. Da qui la mia necessità di promuovere nuove competenze con l’unione delle due diverse percezioni.
A parte il percorso prenatale, già ideato per essere condiviso nelle due dimensioni terra-acqua, ho ideato e aggiunto nuove attività anche FUORI DALL’ACQUA che si possono per l’appunto unire alle altre attività dell’acqua o che possono essere accolte nella loro semplice essenza della terra:
- il percorso di specchio sonoro e corporeo mamma e bambino “Mamumba” nei 0-4 anni,
- gli atelier sulle emozioni per i 5-10 anni,
- l’inclusione delle disabilità in attività musicoterapiche con persone normodotate,
- le attività di ascolto ed improvvisazione col corpo voce nell’adulto
- “il risveglio “ dell’anziano in ambito motorio e relazionale.
Mi occupo di “corsi di formazione” con l’intenzione di far conoscere e svolgere la mia metodologia ad operatori del settore come musicoterapisti, musicisti, istruttori di nuoto, istruttori in scienze motorie, ostetriche, psicoterapeuti, educatrici.